Ehrlichia

Il genere Ehrlichia comprende dei batteri geneticamente affini che si comportano da patogeni
intracellulari obbligati che parassitano il sangue. Le Ehrlichie, si differenziano tra loro in base al
tipo di ospite (cane, cavallo, animali selvatici, uomo, etc.) e dal tipo di cellula del sangue che viene
parassitata (monociti, granulociti o piastrine).

La malattia infettiva prende il nome di ehrlichiosi, viene trasmessa agli animali e all’uomo tramite
il morso di zecche infette ed il vettore più frequente è rappresentato dalla zecca comune
(Rhipicephalus sanguineus). Mentre negli Stati Uniti l’ehrlichiosi è considerata una malattia
infettiva emergente, secondo i dati della Circolare del Ministero della Sanità n. 10 del 13 luglio
2000, ad oggi, in Italia, non sono stati notificati casi di questa malattia. Tuttavia, studi
epidemiologici hanno riscontrato delle positività agli anticorpi per E. phagocytophila in soggetti
appartenenti a categorie maggiormente esposte a rischio di punture da zecche (forestali,
cacciatori) nelle zone alpine.

L’ehrlichiosi è caratterizzata da febbre alta, abbattimento e letargia, inappetenza, sanguinamento
dal naso, gonfiore e dolore alle articolazioni, ematomi, anemia. La malattia può progredire
intaccando fegato, polmoni, meningi, reni e linfonodi, provocando una diminuzione e mal
funzionamento delle piastrine fino a causare, se non diagnosticata in tempo, la morte.

La diagnosi può essere effettuata mediante tecniche di colorazione di cellule ematiche o colturali,
di solito questi metodi non vengono utilizzati per lo screening diagnostico in quanto richiedono
molto tempo e non sono adatti alla diagnostica di routine. Si preferisce procedere alla diagnosi
mediante l’utilizzo di metodiche molecolari in grado di rilevare il DNA di Ehrlichia.

La terapia dell’ehrlichiosi si basa sul trattamento antibiotico con tetracicline adiuvato da eventuali
terapie di supporto per combattere l’anemia fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla trasfusione di
sangue o alla somministrazione di plasma.